ABSTRACT

In 1980 Magazzini Criminali, after the Teatro Immagine (Image Theatre) experiments and going the “analitico-patologico-esistenziale” (analytical-pathological-existential) research phase, put on a performance that marks a new linguistic shift and an adherence to the aesthetics of Nuova Spettacolarità (New Spectacularity): Crollo Nervoso. This article analyses its dramaturgy of sound by distinguishing between sound horizon and sound imagination. The first term refers to ambient music which, thanks to its malleability, becomes a device capable of relating to, or even generating, other dramaturgies. The second term alludes to the strategies put in place for the work of the actor, often borrowed, as regards vocalism, gesture and movement, from the world of rock.

BIOGRAFIA

Mauro Petruzziello è docente a contratto di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso il DISUCOM dell’Università degli Studi della Tuscia. Dottore di ricerca presso il DASS della Facoltà di Lettere e Filosofia di Sapienza-Università di Roma, oltre a saggi su riviste accademiche e articoli su testate nazionali (“la Repubblica-XL”, “Rockstar”, “Freequency”, “Artribune” e “Alfabeta2”), ha pubblicato «Perché di te farò un canto». Pratiche ed estetiche della vocalità nel teatro di Jerzy Grotowski, Living Theatre e Peter Brook (Bulzoni, 2018). Ha affiancato i gruppi teatrali italiani degli anni Zero curando il primo volume di Iperscene (Editoria & Spettacolo, 2007) e Aksè. Vocabolario per una comunità teatrale (L’arboreto edizioni, 2012). È membro del comitato di redazione di “Sciami Ricerche” e del Gruppo Acusma, collettivo di studiosi e artisti la cui ricerca è incentrata sulle drammaturgie sonore nel teatro e nel video.

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